Silenziosi, sentimentali, passionali, così sono i racconti che Kawabata ha scelto per accompagnare il lettore nel Giappone del dopoguerra. Io ho trovato particolarmente suggestivo il racconto che dà il titolo al libro, mi ha fatto pensare che ancora oggi negli alberghi termali si ripetono gli stessi riti e con gli stessi ritmi. Un'altro racconto molto suggestivo è Yumiura dove l'autore ci mostra quanto sia così sottile la linea che separa ciò che è reale da ciò che non lo è, il ricordo può fare la differenza.
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dal racconto Yumiura:
I ricordi sono una cosa preziosa, non è vero? La possibilità che gli esseri umani hanno, in qualsiasi circostanza si trovino, di ricordare le cose del passato, è sicuramente una benedizione degli dei.
dal racconto Prima neve sul Fuji:
A Koran erano molte le ville dei cosiddetti zaibatsu che dopo la guerra erano stati trasformati in alberghi, e ce n'era una il cui giardino conservava ancora i resti dell'antica foresta da cui era stato ricavato. La struttura dell'edificio non faceva pensare a un albergo. Alcuni alberi che appartenevano alla foresta originale erano stati salvati, e anche la camera in cui vennero fatti accomodare era all'ombra del loro fogliame. Non conoscevano il nome di quegli alberi, ma stare seduti a guardare i tronchi che s'innalzavano davanti alla loro veranda dava una sensazione di pace.
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