Lo scorso fine settimana abbiamo visto
The Ramen Girl, un film di produzione americana ma ambientato in Giappone. La protagonista Abby, si trasferisce dagli Stati Uniti a Tokyo per vivere con il fidanzato, ma il giorno dopo il suo arrivo lui la lascia. Trovandosi da sola, Abby pensa di tornare a casa, ma cambia presto idea decidendo di imparare a cucinare il Ramen. Nel piccolo ristorante dove inizia a lavorare viene messa a dura prova la sua determinazione, ma alla fine non mancheranno le soddisfazioni. Ovviamente, essendo una produzione americana il finale é scontato ed anche la trama non é molto brillante. La recitazione di
Brittany Murphy nei panni di Abby non convince molto. Mentre gli attori giapponesi scelti per questo film sono molto piú brillanti, a partire dal burbero sensei
Toshiyuki Nishida, fino ad arrivare alla piccola ma esilarante parte di
Tsutomu Yamazaki(giá visto in
Okuribito) nei panni del Maestro che deve giudicare il ramen di Abby. Se siete appassionati di Giappone e cucina giapponese allora non avrete rimpianti nel vedere questo film, ma se avete altri interessi non mi sento di consigliarvelo.
Sevolete acquistare la versione giapponese del film lo trovate
QUI .
Un contadino della prefettura di Kumamoto, non sapendo come tenere lontani i cinghiali (inoshishi) che arrivavano sul suo terreno per mangiare le patate dolci da lui coltivate, ha pensato al metodo più semplice che si possa adottare, mettere un cartello con scritto "inoshishi tachiri kinshi - i cinghiali non possono entrare". Sembrerà una cosa strana, ma da allora sono passati 3 anni e nessun cinghiale si è più avvicinato alle sue terre. Non si sa se sia stato questo il cartello a tenere lontani gli animali oppure l'altro piccolo cartello appoggiato in basso che recita "karaimo arimasen - non ci sono patate dolci".
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