Ad un anno dal terremoto che ha colpito il Giappone, Paolo Salom pubblica un eBook in cui racconta il suo viaggio in Giappone nei giorni successivi alla sciagura. Il libro inizia proprio con il suo viaggio controcorrente, arriva mentre tutti gli stranieri stanno abbandonando il paese. I primi capitoli sono interessanti perchè raccontano questo nuovo Giappone in bilico tra la paura del nucleare che oscura i pensieri delle persone e la necessità di mantenere inalterati i comportamenti quotidiani, almeno per chi si trova lontano dalla prefettura di Fukushima. Anche se veramente stringate, sono interessanti le interviste fatte dall'autore ed è proprio vero quello che dice Wataya Risa, i suoi connazionali si sentono più a loro agio nell'esprimere i propri pensieri attraverso internet ed in particolare su 2chan, il più popolare forum giapponese. Dopo questi primi capitoli però, il libro perde di interesse, diventa ripetitivo, smarrisce la linea temporale e ci si trova a leggere una serie di aneddoti presi qua e là, tanto che si arriva alla fine del libro senza nemmeno accorgersene. In alcuni punti sembra un elogio al primo ministro Naoto Kan, in carica al momento del terremoto. Sicuramente molti giapponesi non sono della stessa idea, vista la mancanza di polso dimostrata nel gestire la crisi. Una mancanza di polso che ha caratterizzato tutto il suo mandato, senza contare la sua politica filo coreana e filo cinese così tanto criticata proprio sul forum 2chan.
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