Ormai sono due anni che ho la possibilità di guidare durante i miei soggiorni in Giappone. All'inizio è stato un po' difficile abituarsi, ma adesso trovo molto più comodo guidare in un paese dove magari le regole sono un po' rigide, però tutti le rispettano.
- Ecco le principali differenze rispetto all'Italia:
- Limiti di velocità.
I limiti possono essere diversi a seconda della strada su cui si sta guidando, in città possono andare dai classici 40Km/h ai 60Km/h se si guida su una strada statale, mentre in autostrada il limite è di 80Km/h. Ci sono radar che misurano la velocità sia in città che in autostrada. Queste sono le regole e va bene, infatti appena iniziato a guidare le rispettavo rigidamente, ma guardandomi attorno vedevo che non tutti lo facevano e chiedendo al fratello di mia moglie ho scoperto che il limite va rispettato, ma non proprio rigidamente, quindi se c'è un limite di 40Km/h e le auto intorno a noi vanno a 50Km/h allora possiamo andare alla stessa velocità e nessuno prenderà la multa perchè, muovendosi tutti alla stessa velocità non si intralcia il traffico. - Nessuno parcheggio selvaggio.
Anche il parcheggio selvaggio è bandito, nessuno parcheggia in strada, per evitare di prendersi una multa. Questo permette ai giapponesi di avere strade più ampie, perchè non devono prevedere zone di parcheggio ai lati della strada e marciapiedi più ampi perchè nessuno ci parcheggia sopra, nemmeno di notte. Infatti, la regola principale per poter acquistare un'automobile è avere il posto dove parcheggiarla, altrimenti non ce la vendono nemmeno. - Il Traffico.
Il traffico è abbastanza intenso, ma solo fuori dalle grandi città. Guidando dentro Osaka non mi è mai capitato di trovarmi imbottigliato come succede a Milano. Probabilmente la differenza sta nel fatto che Osaka è servita molto bene dai mezzi pubblici (8 lineee del metro + 7 linee ferroviarie, map)e motivo principale, le persone non usano la macchina per andare al lavoro perchè i parcheggi sono molto costosi e perchè le aziende rimborsano le spese di viaggio se si usano i mezzi pubblici. - La segnaletica orizzontale.
Sembra una cosa scontata, ma tutte le strade hanno la segnaletica orizzontale che definisce precisamente le corsie, perfino quando si svolta (foto incrocio di Kobe). Questo rende molto chiaro il percorso da seguire e non si creano ingorghi come accade da noi, dove la segnaletica orizzontale, in città si limita alla sola divisione della carreggiata, quando presente. - Nessuna rotonda.
Abituarsi alla guida a sinistra usata in Giappone non è semplice, ma una cosa positiva è che non ci sono rotonde. In 2 anni che guido mi è capitato solo una volta di incotrare una piccola rotonda. - Attenzione alle biciclette!
In giappone è molto diffuso l'uso della bicicletta, per questo quando si guida bisogna prestare una particolare attenzione. I giapponesi, avendo a disposizione marciapiedi molto larghi li usano anche come piste ciclabili. Questo vuol dire che ai semafori o comunque dove ci sono delle strisce pedonali, è normale vedere sfrecciare le biciclette che attraversano da un marciapiedi all'altro (vedi foto sopra). - La retromarcia, un incubo.
Parcheggiare in retromarcia per noi italiani è un'abitudine visto che siamo allenati ad usare la fantasia per parcheggiare. In Giappone però, anche se i parcheggi sono sempre ampi e ben delimitati, rimane il problema della retromarcia. Sembra semplice ma avendo il posto di guida a destra, è necessario tenere il volante con la mano destra e portare la mano sinistra dietro il sedile del passeggero. A questo punto io mi perdo, non riesco a controllare bene la macchina. Così ho dovuto imparare a parcheggiare usando gli specchietti retrovisori, tecnica adottata da tutti i giapponesi. - Guidare di sera.
Un'abitudine che hanno i giapponesi è abbassare le luci mentre sono fermi al semaforo. Cioè passano da luci anabbaglianti a luci di posizione mentre il semaforo è rosso e appena scatta il verde riaccendono le luci anabbaglianti e partono. Questo per non dare fastidio a chi attraversa l'incrocio. - Principianti e Anziani.
Questi due segnali, apposti sulla parte posteriore di un'auto indicano rispettivamente che chi guida è un principiante oppure una persona anziana.
- Potete leggere anche questi:
- Prima Guida in Giappone
- La patente dell'Imperatore
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